Pubblicato originariamente su Il Colophon il 9 giugno 2017.
Roberto è un undicenne normale: la mattina va a scuola e la notte fa sogni in cui fa sempre la figura del cretino. E odia “qualsiasi cosa abbia a che fare con la matematica.
– E perché?
– «Se due pasticceri in sei ore fanno 444 ciambelle, quanto tempo impiegano cinque pasticceri per farne 88?» — Tutte scemenze, continuò a brontolare Roberto”.
Il mago dei numeri, invece, è un vecchio signore, che adora la matematica e ha tutte le intenzioni di convertire anche Roberto. Partendo dal numero uno. Cosa c’è di più semplice di un uno? Notte dopo notte il mago dei numeri visiterà i sogni del bambino, dimostrandogli poco alla volta che i numeri non fanno paura: saltellano (elevare a potenza), fanno bum! (se sono fattoriali), sono irragionevoli (irrazionali) o normalissimi (naturali). Grazie alle regole della matematica, i numeri possono descrivere la realtà (problema del commesso viaggiatore) e la natura (la riproduzione dei conigli, ad esempio).