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Libri pigri a San Valentino

San Valentino..pfff!

Anche se non dovrebbe, questa giornata è inevitabilmente legata ai regali. A me i doni piacciono tutto l’anno! Sono nata il 14 Dicembre (come mio fratello), per cui mi porto degli strascichi infantili: spesso ci toccava una sola torta in due e i regali erano raggruppati compleanno-Natale-befana perchè tanto erano vicini. Per quanto mi abbia sempre divertito condividere la torta con il mio fratellozzo, i regali raggruppati sono sempre stati un cruccio. So che è un po’ bambinesco, ma la sorpresa di aprire qualcosa di inaspettato è sempre stato un brivido di piacere. Mi piace anche aprire le bollette, pensa un po’ :).

Consegna speciale di San Valentino - attribuzione foto

Consegna speciale di San Valentino – attribuzione foto

Perchè questo lunghissimo prologo?

La settimana scorsa ho ricevuto una sorpresa digitale. Una mattina apro la mail ed eccolo lì, un messaggio inaspettato e con un allegato. Gaudio e tripudio!  L’ho già detto che mi piacciono i regali :).

Apro l’allegato e mi sono trovata un bellissimo epub, dal titolo Lettere di San Valentino, autrice Giulia Greco. La prima reazione è stata: “macchec..o, San Valentino, manca un sacco di tempo e io odio le smancerie!”. Ma a caval donato non si guarda in bocca, per cui l’ho letto. E ho fatto bene!

Lettere di San Valentino

Lettere di San Valentino è l’ultima fatica di Lazybook, una deliziosa casa editrice digitale nata da Mariantonietta Barbara e Donato Colafiglio. La prima è una mia concittadina che ho conosciuto virtualmente grazie ad Elisa Artuso, altra bassanese, autrice di Ecofamiglie. Per ora lei e il suo partner lavorativo, hanno pubblicato undici ebook: nove racconti brevi, due racconti e un romanzo.

A Natale avevo scaricato La Posizione dell’albero: un racconto divertente e ironico su Babbo Natale  e il di sexy croquet. Sexy croquet e libri pigri: il binomio mi aveva molto divertito e l’ho preso così, d’impulso e sulla fiducia. Poi c’è stato il Gatto nero di Babbo Natale, l’amica e Temporali. Tutti molto particolari e diversi dalle mie solite letture (anche se la dimensione del racconto mi dà sempre la sensazione di coito interrotto). Per cui, nonostante il tema sanvalentinesco, ero molto curiosa di vedere cosa c’era di nuovo.

Perchè leggere Giulia Greco a San Valentino

  • E’ un libro snello, ma pieno.
  • Ci sono tanti tipi di amore diverso.
  • Lei scrive bene.
  • La copertina è molto carina.
  • Una delle lettere è scritta da una che odia san Valentino.
  • Cito: “Alcuni dei fatti raccontati nelle lettere sono accaduti veramente, altri ne sono il naturale completamento offerto dalla mia fantasia”.
  • Una delle lettere è piuttosto incazzosa.
  • Il destinatario di una missiva ce l’ha piccolo.
  • Ci sono genitori che feriscono i figli sia per il troppo amore, sia per l’assenza di affetto.
  • C’è un uomo che confessa di aver pensato al Viagra.
  • Mariantonietta e Donato lo regalano anche a voi (insieme all’Amica e Temporali) se gli scrivete a  redazione@lazybook.it, indicando come oggetto San Valentino (A San Valentino gli ebook sono gratis).

Io non gli ho scritto: è stato, da parte loro, un graditissimo regalo, inaspettato e inatteso. Non mi pagano per parlare di loro (volevo già farlo da un po’, ma aspettavo ci fossero più titoli). Si torna ai doni, perchè alla fine (non se ne voglia Matteo), il mio primo amore sono i libri e nella mia vita mi sono stati donati tante volte – per fortuna!. Sono felice di aver trovato qualcosa che non mi caria i denti, pur essendo a tema San Valentino. Il fatto che sia un anche un dono è anche meglio :).

 

Ps. Fatemi sapere se decidete di farvelo regalare :).

Persone speciali

Mercoledì sono stata al mio (quasi) nuovo gruppo di lettura marosticense. Le donnne che ne fanno parte sono frizzanti e divertenti (oltre che con un ottimo gusto in fatto di libri). E’ sempre un piacere incontrarle. Hanno età ed esperienze diverse: alcune sono insegnanti, altre sono pensionate, una è una libraia, una è scrittrice, ma sono tutte curiose e intelligenti. Se qualche uomo fa parte del gruppo, per ora non l’ho ancora incontrato per cui, per me, a Marostica è una serata in rosa :).

Dato che ogni gruppo di lettura ha il suo carattere personale, vi racconto un po’ Insieme per leggere. La sede è la biblioteca di Marostica, ci troviamo il primo mercoledì del mese e ci si confronta sui libri letti nel mese precedente: ognuna racconta le sue letture, cosa è piaciuto, cosa non è piaciuto. Diciamo che più che un gruppo di lettura, è un gruppo di diffusione della letteratura (per la cronaca, organizzano anche delle letture ad alta voce).

Ogni mese resto sconcertata dall’ampiezza delle letture di queste signore. Ognuna legge libri diversi, generi diversi e cerca storie diverse.

Durante l’incontro di questo mese, tra le altre cose, ho messo sul piatto un libro che ha causato gridolini di approvazione. Tutte quelle che l’avevano letto, concordano sul fatto che fosse un meraviglioso libro, ben scritto, con ottimi personaggi e con una storia davvero carina.

Perchè è stato così speciale

Prima di dirvi che libro è, voglio raccontarvi una cosa di me.

Persone speciali - Attribuzione foto

Persone speciali – Attribuzione foto

Da qualche anno, faccio parte di una realtà che si chiama Associazione Tonino Bello. L’attività principale sono le ferie integrate: un’esperienza estiva con i ragazzi disabili (il sito è un ottimo modo per farsi un’idea, anche se molto limitata rispetto a quello che succede davvero).

Perchè dirvi tutto questo? Perchè il libro di cui abbiamo parlato è Wonder di R.J. Palacio. Ci sono mille libri che parlano di diversità (uno fra tutti Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, in cui il giovane detective è autistico), ma questo è veramente speciale.

Il rapporto di Auggie con il mondo è pregiudicato dal suo aspetto: ha un milione di malattie che gli si vedono in faccia e, spesso, le persone vedono solo il suo viso. Quando va alle scuole medie (smettendo di studiare da casa per la prima volta nella sua vita), conosce dei ragazzi che lo accettano, altri che gli danno filo da torcere, ma lui resta sempre lo stesso ragazzo spiritoso e divertente (anche se non è tutto rose e fiori, ovviamente).
La scuola è difficile per tutti, ma per August lo è un po’ di più.
Auggie ha i suoi momenti no, vorrebbe essere diverso. Ma non lo è. Ogni mattina si sveglia con la sua strana faccia e non può farci nulla.

Le lezioni che si imparano con il tempo

Da parte mia, devo dire che mi sono molto emozionata con questa lettura. Per quanto si cerchi di essere “brave persone” c’è sempre qualcosa che ti mette di fronte la realtà. Nell’associazione Tonino Bello ci sono ragazzi che all’inizio mi hanno fatto paura solo per il loro aspetto, altri che mi mettevano a disagio per il tipo di disabilità che hanno, altri ancora che sono molto veementi e quindi mi fanno irrigidire.

Nella mia vita, è stato un dono meraviglioso potermi scontrare con i pregiudizi che non sapevo di avere: mi ha aiutato a crescere. Se vi siete fatti l’impressione che adesso vada tutto bene, non è così: io ho ancora dei pregiudizi che saltano fuori, solo li riconosco.

L’altra grande lezione di vita che mi hanno dato i ragazzi speciali è riconoscere senso di pietà che abbiamo dentro (quello negativo, quello che ti fa dire “Oh, poverino!”). Ognuno di noi pensa di doversi comportare in maniera “delicata” di fronte alle persone diverse. Non facciamo battute per paura di offernderli, non facciamo domande, non guardiamo i “punti critici”, e via di questo tenore. La realtà è che non dobbiamo fare così. Non per forza almeno. Con una persona “normale” ci comportiamo così? Non penso proprio.

Come August, ognuno ha il suo carattere. Ognuno ha un senso dell’umorismo, ognuno si offende per alcune cose, ognuno ha delle capacità.

Con l’esperienza dell’associazione mi sono resa conto di essere molto più “disabile” di alcune persone considerate tali 🙂 : non ho il senso dell’umorismo di August, non so esprimere bene i sentimenti come alcuni ragazzi della Tonino Bello, sono più “schizzinosa” con le persone di quanto lo siano le persone del mio gruppo. Decisamente non ho la forza di volontà di Lizzie Velasquez (che è stata definita la donna più brutta del mondo).

Se volete qualche altro spunto per iniziare la lettura, l‘Huffington post ha un bel post con citazioni e booktrailer. Alla prossima!

Ma i librai leggono?

Preambolo

Cavolo, che cosa posso scrivere questa settimana?

Graphic novel! Meglio di no, li leggo solo in cartaceo.

Tra un po’ è il mio compleanno: regalatemi… No, no, no non si fa!

Natale? Altri regali per me! Uffi, non so pensare ad altro???

“Amore aiuto, non so su cosa scrivere il prossimo post!” “Scrivilo su di me!”

Ho come l’impressione che interessi ben pochi 🙂 .

Si legge! -  Attribuzione foto

Si legge! – Attribuzione foto

La risposta è sì: i librai leggono!

Ancora non ho un argomento per un post. Eppure cose ne sono successe: tra una laurea, un’ecofamiglia (si, l’autrice è un’amica) e un nuovo interessante gruppo di lettura cose da dire ne avrei.

Perchè non riesco a buttare giù qualcosa per il blog? Forse ho solo voglia di parlare dei libri che sto leggendo, proviamo a seguire quest’ispirazione e vediamo come va :).

Cosa sto leggendo

Cate,io di Matteo Cellini

Questo romanzo è una fantastica scoperta dovuta al “mio” nuovo frizzante gruppo di lettura di Marostica.

La cosa che più mi ha colpito è stata la grafica dell copertina: una ballerina in rosso – il colore delle richieste di attenzione. Su un uovo, piccolo piccolo. Veramente d’impatto: i miei plausi al grafico (che non ho capito chi è, quindi l’ho chiesto all’editore via Twitter).


Rossana mi ha dato il colpo di grazia. Si tratta di un’arzilla signora di una certa età con un vocabolario talmente forbito da far invidia allo Zanichelli. Ne ha parlato in modo così entusiasta che mi ha convinto a leggere questo romanzo.

Per ora ne ho letto circa metà e devo dire che ne sono deliziata. Il linguaggio, il flusso di coscienza che svela il mondo di Cate un po’ alla volta, i pensieri che si susseguono uno dopo l’altro lo stanno rendendo una lettura davvero piacevole. Chissà se alla fine lo metterò tra i libri da consigliare :).

Io, si sa, il PDF lo odio, ma dato che c’è: Cate, io in PDF.

Il circolo della fortuna e della felicità di Amy Tan

Lo sto leggendo perchè è tra i libri della Sfida di Rory.
Sono a buon punto e, anche se non mi dispiace, non so se entrerà tra i libri da consigliare :).

Anche qua, c’è il PDF (io continuo a detestarlo 🙂 ).

Di questo libro, la cosa che mi sta davvero divertendo è la reazione delle persone quando lo estraggo. Lo riconoscono, mi guardano, fanno un “ahn” di comprensione. Al che io chiedo: “L’hai letto? Ti è piaciuto?”. Finora l’unica risposta che ho ottenuto è “no, mai letto, ma è nella lista dei romanzi da leggere!”. Se non ricordo male, gli scenaggiatori di Will e Grace lo fanno dire anche a Grace nella puntata nove della sesta stagione.

Fosse una persona, succede; due è un caso; ma quando ogni persona ha la stessa reazione mi chiedo: che operazione da marketing ha subito questo libro? Perchè tanti lo conoscono, ma nessuno l’ha letto?

Se stai leggendo queste righe e sei tra i lettori di Amy Tan, fai sentire la tua voce! Ti prego!

Oscar e la dama in rosa di Eric-Emmanuel Schmitt

Me l’hanno prestato dei carissimi amici. Per amor loro lo sto leggendo.

E’ una raccolta di lettere scritte a Dio da un bambino di 10 anni, malato di cancro.

La cosa che più mi piace è l’artifizio letterario per cui Oscar vive una vita intera nel giro di qualche settimana. E’ carino vedere come un adulto si immagina che un bambino veda l’essere grandi.

Come spesso mi succede con i libri, mi trovo a pensare a pensare ad amici a cui potrebbe piacere; agli amici che me l’hanno prestato; a tutte quelle persone che non ci sono più nella mia vita (magari solo perchè ci siamo allontanati). Insomma, è un libro un po’ emozionale e me lo sto centellinando :).

Dieci buoni motivi per andare in biblioteca di Stefano Parise

Più che un libro per chi non va in biblioteca,Stefano Parise ha scritto un libro per chi già la frequenta e la sogna un po’ diversa (o anche no, se si ha la fortuna di frequentare ottime biblioteche).

Io amo le biblioteche. Le frequento fin da quando ero piccina. Per un po’ ci ho pure lavorato. Ciò nonostante, questo libro mi lascia parecchio perplessa. La parte più interessante sono gli approfondimenti alla fine di ogni capitolo, ma per il resto ho una sensazione strana.

Sono sicuramente troppo esigente, ma mi aspettavo delle esperienze dirette, delle best practices viste dagli utenti. La sensazione, invece, è che Parise abbia scritto delle storie fittizzie per aprire un universo di possibilità, di cose che si possono fare già da ora, il che va bene, ma, per me, è veramente poco convincente. A parte questo, l’autore scrive bene, strappa qualche risata, dà un tono diverso ad ogni motivo e ciò è cosa buona e giusta :).

In conclusione

Qualcosa da condividere: ce l’ho.
Ricordato il mio compleanno: fatto (sono spudorata, ma se volete farmi un pensiero è gradito).
Parlato del nuovo gruppo di lettura: fatto.

La mia ToDo list è spuntata, vado a fare un po’ di segnalibri per il “mio” vecchio gruppo di lettura come pensiero pre natalizio :).

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