Ve li ricordate adesso? -  Attribuzione foto

Ve li ricordate adesso? – Attribuzione foto

Le newsletter, secondo me, sono come i cataloghi di abbigliamento che arrivavano per posta un po’ di tempo fa. Ve li ricordate? Modelli improbabili, abiti che non metteresti neanche se fossi pagato (figurati pagare per metterli), chincaglieria varia e tanta carta da buttare.

E, in più, la fastidiosa tendenza a rendere praticamente impossibile cancellarsi dagli elenchi degli interessati. Solo perchè nel 1950 tua nonna aveva comprato un rocchetto di filo o, peggio, perchè eri nell’elenco telefonico.

Oggi non vi voglio tediare con QUELLE news: ognuno di noi ne riceve almeno una e le conosciamo bene. Voglio raccontarvi, invece, di un esempio felice: comunicazioni che apro volentieri, che leggo fino alla fine, e che, qualche volta, ottengono il loro scopo (farmi comprare gli ebook).

Faccio una piccolissima premessa: non mi pagano per scrivere questo pezzo. Lo giuro! Potete chiederglielo se volete (di solito rispondono a tutto 😉 ).

Cos’è Ultimabooks?

Se non la conoscete piccola introduzione, altrimenti subito al sodo al paragrafo successivo.

Ultima Books è la libreria di Simplicissimus Book Farm. Ciò che la rende diversa da tutte le altre librerie (online e non solo), è che Ultima Books ha un vero libraio anzi, una vera libraia in carne ed ossa a gestire personalmente gli scaffali, a rispondere alle domande dei lettori, a dispensare consigli di lettura su richiesta specifica e anche con la sua newsletter settimanale, che si avventura in lungo e in largo nell’infinito mondo letterario (leggere per credere!). – Dal sito di Simplicissimus Book Farm

Perchè mi piacciono le comunicazioni di Ultimabooks?

La libraia si chiama Lucia e tutte le comunicazioni con i lettori portano la sua firma: conferme di iscrizione, newsletter, (rarissime) promozioni – nel senso che non rompono per ricordartelo, non nel senso che non le fanno :).

Quando ti iscrivi alla libreria, ti mandano una mail che promettte unicorni e le comunicazioni sono tutte sullo stesso tono, il che secondo me è molto confortante: è come entrare in una libreria dove conosci il libraio e sai cosa aspettarti.

ultimabook

Un pezzo della mail di conferma di Ultima Books

La newsletter con i consigli di lettura non è legata alla frequentazione di Ultimabooks. Io ho scelto di iscrivermi alla newsletter e poi di farmi un profilo su Ultimabooks. Niente iscrizioni automatiche visto che usi il servizio (stile Amazon per capirsi) a cui reagisco sempre con uno sguardo scettico e la frase “ma da dove cavolo ti sei fatto l’idea che voglio essere subissato di mail? Non ho fatto niente di male per meritarmi questo!”. Per le news della libraia, si compila un form chiaro (di soli tre campi, evviva!) e si dà CHIARAMENTE a Lucia il permesso di entrare nella propria casella di posta.

La conferma è una raccolta dei dati che hai fornito (nome, cognome, mail) con il link per disiscriversi. Niente “se non sei tu che ti sei iscritto” o cose del genere: non sei scemo, hai compilato un form quindi si presuppone che tu sappia perchè ricevi le mail altrimenti schiacci il bottone e fine ;).

E’ una comunicazione “light” che trovo molto rispettosa e comincia sempre salutandoti per nome (non quelle cose orribili tipo Salve, Cognome o Salve prima parte della mail – vedi l’esperienza di Alessandra Farabegoli). Anche nell’annullare l’iscrizione. Il bottone per farlo è nella parte superiore di ogni news: è praticamente tra le prime tre cose che vedi, niente scrittine microscopiche, niente link che ti obbligano a collegarti per poter cambiare le tue impostazioni, niente dimmi perchè non vuoi restare con noi. Ebbene sì, caro compilatore di newsletter, ti sto lasciando, fattene una ragione! E la colpa non è mia, è tutta tua!

Dopodichè si ricevono le mail il venerdì. Solo il venerdì! Non ogni volta che c’è una promozione, non ogni volta che esce qualcosa, non ogni volta che fa nuvolo. (Caro compilatore di newsletter se mi hai iscritto a tradimento e mi inondi di ca…te mi tedi e mi fai passare la voglia di frequentarti). Il mittente è la mail della libraia, quella che c’è in giro per il sito se vuoi parlare con lei (il noreplay@ultimabooks.it non sanno neanche cos’è, anche le fatture arrivano da una mail a cui si può rispondere volendo).

Detto ciò, la newsletter fa esattamente quello che ti aspetti: Lucia ti consiglia dei libri. Non le promozioni, non le ultime uscite, non le ultime cose di Narcissus (la casa editrice di Simplicissimus). Semplicemente dei libri selezionati da lei per un motivo (sono belli, sono divertenti, sono legati all’argomento della comunicazione). Non sempre le cose che consiglia mi piacciono, ma quella è una questione di gusti :). Il modo è sempre garbato e la libraia “giustifica” le sue scelte in modo davvero carino. Alla fine ci sono dei ps “commerciali” di questo tipo (questa settimana è lunghetto, ma di solito sono due righe due):

PS: €2 di credito in regalo con Guido Catalano e col poeta mentitore (o lo sono tutti?).
Ti ricordo che domani esce il quarto numero del Colophon, che è una rivista digitale; il tema di base: la macchia. Qui la pagina Facebook per farsene un’idea, a partire dalla bella copertina di Elena Campa.
Infine, oggi è l’ultimo giorno di una caterva di offerte. Dà un’occhiata nella pagina delle promozioni, nel caso ci fosse l’occasione che se perdi poi te ne penti.

Sarà che io e Lucia abbiamo la stessa età, sarà che non rompono, sarà che spero sempre che metta i due euro in qualcosa che ho voglia di leggere, sarà quel che sarà ma le  news loro le leggo tutte, le aspetto con ansia, le consulto se devo fare un regalo e magari non ho letto il libro che ho in mente o me le riguardo se ho voglia di una compera improvvisa e fuori dagli schemi.

A me non fanno venire l’orticaria, ma non significa che siano adatte a voi. Prima di iscriversi è meglio curiosare nell’archivio dei precedenti invii. Potrebbero essere troppo buffe o troppo ironiche per voi ;).

 

Se avete altre newsletter letterarie che pensate facciano al caso mio, ditemelo!