Ebbene sì.
Ci sono cascata anch’io.
Ho installato un gioco (uno di quelli stupidi e senza scopo, niente di intellettuale) nel mio smartphone e mi ci sono persa.
Ho abbandonato le mie letture sul comodino, sulla lavatrice e sul divano. Ho lasciato languire le pagine, lasciando passare i giorni.
Ecco perchè oggi ho deciso di parlare di libri che ti obbligano a tirare su il naso dai giochi elettronici e rimetterlo nei libri ;).
Il teorema del pappagallo – Denis Guedj
Io non sono una fan della matematica. Mi spiace. Quando vedo i numeri il mio povero cervello si blocca e va a farsi un giro.
Non la capisco, non mi piace e mi fa sentire scema.
Ciò nonostante questo è uno di quei libri di cui sono grata. Si parla di numeri e di teoremi e ci sono delle formule matematiche dentro, ma è un giallo veramente piacevole.
La storia della matematica è la protagonista, in una Parigi segreta e magica che ha come centro la libreria “Mille e una pagina”. Ogni pagina ti obbliga a leggere la successiva e la matematica è spiegata a prova di scemo (voglio dire, se me lo sono goduto io, fidatevi!).
L’ho letto tutto di un fiato. Ce l’ho in cartaceo, in epub e, se potessi, lo comprerei anche su pergamena (il PDF c’è, ma passo perchè non è che mi piaccia molto come formato :D).
Il cacciatore di aquiloni – Khaled Hossein
Una storia dolce e straordinaria.
Ci sono bambini, aquiloni, Afghanistan, Stati Uniti, emigrazione, immigrazione, sensi di colpa, ritorno in patria e molto altro.
Per me è stata una lettura invernale: divano, plaid e the caldo in un pomeriggio piovoso.
Ho sofferto dell’ansia da separazione tipica della fine dei bei libri. Me lo sono portato in giro per un po’, anche se lo avevo finito, giusto per non separarci (lo so sono malata, ma spero che i lettori mi capiranno).
Jane Eyre – Charlotte Brontë
Un classico del 1847. Che, per pregiudizio, io ho letto solo quest’anno :).
Prima di affrontarlo, per me era solo un romanzo su una stupida donnetta (perdonatemi i termini). Per cui non riuscire a lasciarlo fino alla fine, mi ha davvero stupita.
Jane è un personaggio fantastico. Indipendente, intelligente, coraggiosa, caritatevole e profonda. E’ lei che mi ha inchiodato a questo libro.
Le scelte che fa sono inamissibili per la società vittoriana, ma lei cerca di fare i conti solo con se stessa: tutt’altro che una stupida donnetta.
La Bronte è veramente magistrale nel descrivere i personaggi, i loro pensieri, le loro vite.
Assolutamente da leggere!
Oltre che su bookrepublic, lo trovate in epub (e altri formati) su LiberLiber. Lo si può scaricare gratuitamente, ma al modico prezzo di 0.49 € si può sostenere il progetto per poter “liberare” altri libri fuori dal copyright.
Il mastino dei Baskerville – Arthur Conan Doyle
Sherlock Holmes è un invito irrinunciabile a tirare su il naso dal videogioco e rimetterlo sui libri.
E’ una di quelle cose che bisogna si vuole leggere nella vita. O meglio, che io ho voluto leggere nella vita.
Questo in particolare è il romanzo dove Doyle fa “risuscitare” Sherlock Holmes. E, sempre secondo la mia modesta opinione, è il giallo più bello di Arthur Conan Doyle.
Non serve aggiungere altro :).
Notre-Dame de Paris – Victor Hugo
No, non è neanche lontanamente simile a questo:
Io questo lungometraggio della Disney lo detesto ed è il motivo per cui fino alla mia veneranda età non avevo ancora mai letto questo capolavoro.
Notre-Dame è ben scritto, divertente, interessante, mai scontato (sospiro di nostalgia). Una volta iniziato non si riesce più a posarlo, fino alla fine.
E il finale, ohhh il finale. Magistrale. Nella vita da lettore perderselo sarebbe un peccato, secondo me.
Dando buca a Godot – Stefano Bartezzaghi
Un regalo (grazie Ale e Toni!). Per cui è un po’ come un appuntamento al buio :).
Io adoro i giochi linguistici, le parole multisignificanti, i palindromi, gli anagrammi e tutto ciò che “manipola” il linguaggio.
In questo volume, l’unico enigmista che io conosca (non personalmente) raccoglie un sacco di
“giochi insonni di personaggi in cerca d’autore”con l’invito a creare nuove storie con le regole che ci presenta.
Oltre ad avermi fatto tediare Matteo per una settimana intera con i tautogrammi, questo libro si è fatto leggere tutto d’un fiato e riprendere in mano varie volte.
Non ho ancora cominciato a proporlo al posto dei giochi in scatola, ma di sicuro sarebbe divertente :).A parte questo, non ci sono altri effetti collaterali.
Non sempre avere il naso nei libri è una cosa buona, ma con questi libri sì, almeno secondo me.
Mi piacerebbe tanto sapere quali altri titoli vi fanno tornare a mettere il naso tra i libri :).