Giorno della memoria. Ci sono un’infinità di testi, di documentari, di volumi che raccontano e testimoniano ciò che è stato (un paio di liste le trovate su Wuz, su Panorama, sul sito del Centro di Documentazione Ebraica contemporanea). Come scegliere? Perchè qualcosa sì, qualcosa no?
Il fatto è che risposte non ne ho. Penso che ogni testimonianza, ogni racconto, ogni riga che rimette in discussione le nostre certezze è necessario per la nostra crescita.
Questo mese con il gruppo di lettura abbiamo parlato de Il Pianista (ve lo racconto mercoledì su sfidadirory.erikamarconato.it). Che potrebbe essere una scelta. Il mese scorso ho letto Tu qui vivrai di Peter Duffy, che racconta della resistenza organizzata dai fratelli Bielski in Bielorussia, che potrebbe essere un’altra lettura interessante.
Vorrei consigliarvi un milione di cose, ma credo che ognuno debba trovare le sue letture, i suoi percorsi. Tra tutti io vi voglio consigliare solo due cose un po’ particolari e non così conosciute: La storia di Erika di Ruth Vander Zee (editore La Margherita) e Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini (Einaudi 2013 libro + DVD).
La storia di Erika di Ruth Vander Zee
l’abbinata parole-immagini parla sia alla mente che al cuore delle persone.
Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini
Lo consiglio perchè è importante per ognuno di noi ricordare che PRIMA della soluzione finale è successo altro, tanti piccoli tasselli che hanno alimentato odio e discriminazione.
Lo consiglio perchè è Paolini: intelligente, interessante e molto serio.
Lo consiglio perchè ricordare fa bene. A tutti. Anche a me. D’altronde, non è questo lo scopo dell’arte?